SEO Ottimizzare un sito per i motori di ricerca

Nuovo articolo del blog, dedicalo alla SEO come Ottimizzare un sito per i motori di ricerca. Iniziamo col dire che la SEO è un mondo estremamente ampio, che richiede conoscenza ed esperienza. Per questo motivo non potevo affrontare questo percorso da solo . Era necessaria la partecipazione di un esperto, che la SEO la fa di professione.

Perciò, questa serie di articoli dedicati alla SEO sarà scritta a 4 mani insieme a Eduardo Del Gado (https://www.linkedin.com/in/delgadoeduardo) , SEO Manager @TIM. Quale migliore scelta?

Negli ultimi articoli della newsletter abbiamo parlato, tra le altre cose, di performance web, di web security, di rewrite e di CDN. Tutti questi temi hanno un qualcosa in comune tra di loro. Se trattati globalmente, anziché essere visti come singole entità, portano al miglioramento generale delle performance, della sicurezza ma anche della leggibilità e usabilità del sito. Ne consegue una migliore visibilità sui motori di ricerca e quindi a maggiori visite per il nostro sito web.

La “scienza” che si occupa di migliorare il posizionamento sui motori di ricerca di un sito è la SEO, ovvero Search Engine Optimization.

Prima di entrare nei dettagli, iniziamo col dire che la SEO è un tema molto, molto, molto complesso e ampio da affrontare. Ci sono libri interi, di centinaia di pagine, che ne parlano.

Questo articolo (e i futuri, visto che dovrebbero essere 2 o 3 quelli dedicati all’argomento) vuole dare informazioni generali ai neofiti che hanno spesso sentire nominare quest’acronimo di 3 lettere ma che l’hanno sempre visto come uno spauracchio.

Nonostante Eduardo Del Gado sia un professionista del settore, daremo un’impronta soft agli articoli, in modo che siano accessibili e comprensibili a tutti.

Let’s go!

Cos’è la SEO ? Come ottimizzare un sito per i motori di ricerca

SEO, come ottimizzare un sito per i motori di ricerca? Ma cos’è la SEO? E’ una materia che copre più discipline (ecco perché c’entrano le performance, la sicurezza, la CDN ….) in un ecosistema complesso, che studia e applica un insieme di regole e strategie che servono a supportare la crescita della visibilità e a migliorare il posizionamento di un sito sui motori di ricerca. Per essere pragmatici e anche po’ venali (ma in fondo il business serve a questo), un sito meglio posizionato porta più visitatori, quindi più denaro.

L’ottimizzazione per i motori di ricerca si basa su un’analisi orientata a ricostruire il funzionamento dell’algoritmo partendo dalle pagine di risultati che costituiscono l’output di una determinata query. Quando digitiamo una ricerca sulla barra di un motore di ricerca ci vengono restituiti una serie di risultati, distinti prima di tutto fra annunci a pagamento e risultati naturali. Questi ultimi, appunto, dipendono dall’algoritmo di Google. Esistono oltre circa 300 fattori di posizionamento, verificati dagli esperti del settore, i famosi SEO, che influenzano la presenza e l’ordine dei risultati. Posizionarsi bene su determinate query di ricerca significa ottenere traffico non a pagamento per un certo contenuto. Questo traffico proviene dalle stesse pagine su cui gli inserzionisti pubblicitari, i nostri competitors, pagano per essere presenti.

Cos’è il posizionamento e come viene influenzato dalla SEO

Ottenere la prima posizione su una ricerca significa puntare ad attrarre la maggior parte dei click degli utenti che l’hanno digitata. Ogni volta che un’utente digita una query, le macchine di Google fanno una serie di operazioni utili a rispondere alla sua richiesta. Ci sono diverse ricerche aggiornate ogni anno sulla distribuzione dei click sulle S.E.R.P. (le pagine di risultati di ricerca). Diciamo che il principio generale è che più spazio occupo sulla SERP, e più in alto lo occupo, più click e più traffico mi arriveranno sul sito. Quindi più soldi guadagneranno il mio cliente o la mia azienda.

Per questo motivo molte aziende in tutto il mondo puntano milioni e milioni di budget sulle campagne biddable (da bid, scommessa), cioè sugli annunci a pagamento. Questi sono risultati governati da un algoritmo che dipende principalmente dal risultato di un’asta fra gli inserzionisti pubblicitari. Per questo, i risultati di cui si occupa la SEO, vengono chiamati risultati naturali, organici o, più semplicemente, “non a pagamento”. Questi ultimi dipendono quindi da un algoritmo specifico e segreto il cui scopo è di fornire agli utenti le risposte più pertinenti alla ricerca effettuata.

Ma se l’algoritmo è segreto, come fanno i SEO a “far uscire il mio sito al primo posto”? La risposta più efficace è, a mio avviso, prima di tutto, individuando le giuste ricerche, o parole chiave, sulle quali posizionarsi. Esiste una prima era della SEO il cui motto era “Keyword is the king”. Quindi basta questo? Purtroppo, non più. Esiste anche una seconda era della SEO, caratterizzata da motto “Content is the king”. Insomma, dopo aver individuato il giusto obbiettivo, bisogna fare in modo che il nostro contenuto sia più rilevante rispetto a quello dei nostri concorrenti.

Quali sono i parametri che i motori di ricerca prendono in considerazione

I fattori di posizionamento vengono divisi fra fattori on-site e off-site. In parole povere, quello che succede dentro e fuori dal mio sito. Entrambe le macro-categorie di fattori sono rilevanti agli occhi degli spider e degli indici dei motori di ricerca. 

Lo spider è il programma che scansiona le pagine web e raccoglie le informazioni, mentre l’indice è il metodo attraverso il quale queste informazioni vengono classificate.

Per quanto riguarda gli aspetti interni al sito bisogna prima di tutto prestare attenzione all’accessibilità del contenuto da parte degli spider. Se il motore di ricerca non riesce a leggere le informazioni, sarà impossibile trasferirle all’interno del suo indice. Il linguaggio che gli spider leggono più “facilmente” è il codice HTML.

Questo non significa che, in particolare Google, non raccolga informazioni in altri modi (Javascript, J-son, ecc.), ma per farlo deve impiegare molta più potenza di calcolo e quindi “fatica”di più. Inoltre, in questa fase di raccolta, lo spider fa un’altra operazione alquanto complessa: confronta quello che c’è scritto nel codice HTML e quello che vede l’utente sulla pagina web. Da questo punto di vista possiamo quindi assumere che una singola pagina deve veicolare attraverso testo ed immagini un contenuto e renderlo “facilmente” accessibile agli utenti che la visualizzeranno, avendo particolare cura di un’utente specifico, ovvero lo spider del motore di ricerca.

SEO Ottimizzare un sito per i motori di ricerca

Ci sono però siti programmati alla perfezione che non si posizionano sulle ricerche assunte come obbiettivo. E se parliamo di qualità del contenuto, verrebbe da chiedersi: ma quindi se utilizzo un manuale di fisica per compilare i contenuti del sito del mio dipartimento, supererò Wikipedia su tutte le ricerche che digiteranno i miei studenti? La risposta a queste domande è il vero segreto dell’algoritmo di Google: il link. Capiamo meglio.

La formula del Pagerank, il punteggio di qualità che Google attribuisce ad un documento, si basa su una frazione che divide il numero di link in entrata per il numero di link in uscita da una pagina. Così possiamo ipotizzare che esiste un pagerank interno ed un pagerank esterno. I fattori di posizionamento off-site, ovvero quello che succede all’esterno del mio sito, sono lo strumento più efficace nelle mani di un SEO. La vera chiave di qualsiasi campagna SEO infatti è l’attività di analisi dei link che dall’esterno puntano al sito, e la strategia di acquisizione dei nuovi link . Dato che si tratta di un fattore chiave, bisogna stare molto attenti a non intraprendere scorciatoie (come l’acquisto di link da siti costruiti ad hoc unicamente per questo scopo) che potrebbero causare penalizzazioni.

Entriamo nei dettagli più tecnici e iniziamo a vedere come ottimizzare al meglio i nostri contenuti al fine di renderli appetibili per i motori di ricerca e quindi per i clienti.

Ottimizzazione dei contenuti

In ogni caso, prima di mostrare a Google che il nostro contenuto è più rilevante rispetto agli altri concorrenti, è il caso di renderlo accessibile ed ottimizzato per i motori di ricerca. Vediamo quindi quali sono i requisiti minimi per l’ottimizzazione del contenuto.

<title> e meta-description

Il titolo e la descrizione visualizzati sui risultati sui motori di ricerca, trovandosi nel tag <head> delle pagine, sono informazioni recuperabili facilmente e velocemente dallo spider. Diventa quindi importantissimo inserire al loro interno le parole chiave obbiettivo di posizionamento e gli inviti all’azione (Click To Action o CTA), per cercare di attirare più click possibili. La presenza della parola chiave all’inizio del titolo è l’unico fattore di posizionamento verificato dalla fine degli anni ‘90.  Inoltre, titolo e descrizione devono avere una lunghezza massima. Un title che supera i 55 caratteri viene troncato e questo farà si che riceverà meno click. La meta-description, invece, viene troncata oltre i 156 caratteri e deve essere una frase di senso compiuto altrimenti rischia di non essere mostrata nei risultati di ricerca.

Contenuto testuale

Una pagina Web dovrebbe contenere un testo di almeno 300 parole. Le pagine che si posizionano in alto su parole chiave con volumi di ricerca significativi, contengono almeno 1000 parole. Il testo deve essere diviso in paragrafi (<p>) o elenchi (<ul><li>).

Heading tags

I titoli dei paragrafi sono particolarmente rilevanti per la classificazione delle informazioni all’interno dell’indice di Google. Per questo all’interno di questi titoli dovremmo cercare di inserire le parole chiave più strategiche per il posizionamento di una pagina. Inoltre, gli heading tags seguono il modello enciclopedico, cioè devono essere annidati in ordine crescente. Una pagina deve contenere un solo H1. Ad un paragrafo intitolato con un H1 deve seguire necessariamente uno o più H2 e non direttamente uno o più H3 e così via.

Duplicazione dei contenuti

L’unicità del contenuto testuale è determinante per il posizionamento sui risultati organici. Per questo, se due pagine, i loro titoli e le loro descrizioni sono duplicate occorre indicare ai motori di ricerca qual’è il contenuto originale attraverso il meta-tag canonical. Per le stesse ragioni, bisognerebbe evitare di ripetere troppe volte le stesse parole all’interno di un testo.

Metatag keywords

La presenza di questo tag nel tag <head> di una pagina web è deprecato dall’inizio del secolo. Bisogna quindi evitare di utilizzarlo, da una parte per evitare un’ulteriore ripetizione delle parole chiave all’interno della pagina, e dall’altra per sfatare il mito che i SEO sono quelli che “mettono le keyword all’interno dei siti” 😁. 

Attributi alt delle immagini

Dato che gli spider leggono preferibilmente il codice HTML, non possono visualizzare le immagini, se non con l’impiego di una maggiore quantità di risorse. Per questo è bene compilare gli attributi alt che costituiscono il testo alternativo delle immagini. Inoltre, gli alt sono l’unico elemento testuale visualizzato dai motori di ricerca, e non dagli utenti, che sfuggono al controllo sulla loro corrispondenza. Di conseguenza è cosa buona e giusta utilizzarli per descrivere il contenuto dell’immagine cercando di utilizzare le parole chiave obbiettivo di posizionamento.

Perché lavorare sulla SEO

Ottimizzare un sito per i motori di ricerca ha sempre senso, perché questa fonte di traffico è sicuramente quella qualitativamente più rilevante e più costante nel tempo. Purtroppo, la maggior parte dei proprietari di siti che investono in SEO sono mossi dalla falsa credenza che le campagne SEO costano di meno rispetto a quelle a pagamento. Soprattutto, un SEO da solo può fare ben poco, a parte fornire indicazioni che serviranno ad altri per svolgere meglio il proprio lavoro e contribuire allo sviluppo della visibilità, che è solo il primo anello di una catena di eventi. Per questo motivo, direi che un sito, più che di uno specialista SEO ha bisogno di un team SEO multidisciplinare che comprenda sicuramente un sistemista, uno sviluppatore, un grafico, uno specialista di UX e UI, un copywriter, citati non in ordine di importanza ma che siano organizzati secondo una struttura assolutamente orizzontale.

SEO Ottimizzare un sito – Contributo video per il SEO 2023

SEO Ottimizzare un sito per i motori di ricerca – Conclusioni

Abbiamo iniziano a dare una prima infarinatura al fantastico mondo della SEO. Come abbiamo detto il campo è veramente molto vasto. Cercheremo di dare le informazioni di base, soprattutto per chi non ha mai sentito parlare.

Ovviamente per affrontare adeguatamente il tema, un solo articolo non è sufficiente. Per questo, insieme a Eduardo Del Gado abbiamo deciso di dedicare 3 post a questa scienza non esatta 🤣 .

Oggi abbiamo parlato genericamente di SEO e di ottimizzazione ON-Site dei contenuti. Nel prossimo articolo affronteremo tematiche un po’ più tecniche.

Stay tuned!

Condividete se l’articolo vi è sembrato interessante. 😊

Il confronto è sempre costruttivo.

We wish you a funny job

Eduardo e Fabio

Vi lascio il link di questa newsletter qualora vogliate iscrivervi: https://www.linkedin.com/newsletters/web-in-cloud-6945274376917274624/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *