Propositi 2023 e cosa ho imparato dal 2022

Ogni anno ci porta qualcosa di nuovo (come questo blog), sia nel bene che nel male. Il 2022 è stato un anno di transizione, senza infamia e senza lode. Però ho imparato, a 46 anni sembra strano :), molte cose, che mi porterò dietro, come buoni propositi, nel 2023.

Propositi 2023 – Valutiamo persone e situazioni

Per valutare intendo “inquadrare”. Sono sempre stato un fautore del “primo impatto”. “Il primo impatto è quello che conta”, pensavo. E non mi riferisco all’amore a prima vista. A quello non ci credo.

Mi sono reso conto che dal primo impatto restavo influenzato a lungo e su questo basavo, almeno all’inizio, le relazioni. Ho imparato però, con il tempo, a dargli il giusto peso. Il tempo è il miglior consigliere, insieme alle esperienze e alle valutazioni successive alla prima. Mi riferisco sia alle situazioni che alle persone. Dare un giudizio al primo incontro, che per esperienza si rivelerà essere spesso solo sommario (parlo del giudizio), non porta nulla di buono.

Ho spesso cambiato idea sulle persone. Questo mi ha fatto capire che è meglio aspettare prima di giudicare. Viviamo chi ci sta accanto con calma e serenità, e sopratutto senza pregiudizi. Al secondo incontro la nostra idea su chi abbiamo di fronte sarà già diversa.

Questo vale in entrambe le direzioni. Valutiamo male qualcuno la prima volta e poi potremmo renderci conto che quella persona è una delle più affidabili che conosciamo. Diversamente, potremmo dare un giudizio positivo, e poi verremo traditi dal famigerato “primo impatto”, e ci staremo male.

Ecco il primo proposito del 2023:

  • Niente valutazioni affrettate.
  • Conoscere prima di giudicare.
  • Approccio positivo.

Vedremo cosa accadrà.

Propositi 2023 – Siate (siamo) gentili

La gentilezza e l’educazione vengono sempre meno. Basta un piccolo gesto, un sorriso, una piccola parola detta al momento giusto a cambiare, in meglio, la giornata di una persona.

Tutti andiamo di fretta. Tante cose da fare e poco tempo a disposizione. Ma una parola, magari di conforto, costa poco e non richiede molto tempo; ma potrebbe valere molto per chi la riceve.

Impariamo dagli errori e dai mancati traguardi

Quando una cosa va a buon fine, o comunque come speravamo o ci aspettavamo che andasse, è facile lodarsene.
Si impara qualcosa in più quando le cose vanno, si bene, ma dovendo superare qualche ostacolo.

Ma è quando le cose vanno male che si impara di più. Ti resta qualcosa dentro che ti segna. Quel qualcosa che ti porta a farti tante domande. A chiederti dove ha sbagliato e in cosa avresti potuto fare meglio.
Se le cose vanno bene, non è detto che ti chiedi dove potresti migliorare. E questo è peggiore del fallimento in se.

Il proposito è quindi:

Se le cose vanno male, chiediti dove hai sbagliato.

Se le cose vanno bene, chiediti come avresti potuto fare meglio.

Fabio Iegri

Disattivazione di quasi tutte le notifiche dello smartphone

Quando ho bisogno di riposare, DEVO riposare. Mi sdraiavo dieci minuti sul divano e ricevevo una notifica ogni 3 minuti. Dall’app del pet store, alla disponibilità della fattura del gas; dagli sconti per il cibo a domicilio al pacco che ti verrà consegnato domani.

Ho dato il giusto peso alle cose, alle notizie, alle informazioni. Ho valutato quali notifiche mi interessano davvero e quali no. Con 15 minuti di lavoro, ho ridotto il numero delle notifiche del 90%. Ora dormo e vivo meglio.

Per il 2023 proverò a disattivarne altre.

Altri buoni propositi

Gli altri sono più personali che condividerò con la mia famiglia e con chi mi vuole bene. Ma non è detto che qualcuno possa essere aggiunto qui più avanti.

Ora aspetto dicembre 2023, quando rileggendo questo articolo rifletterò su quanto scritto. Vedremo se avrò raggiunto i miei obiettivi.

Buon anno a tutti


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